Un giudice federale americano ha temporaneamente sospeso il ban su TikTok. L’app di ByteDance è “salva” per il momento, dato che ieri, 27 settembre, era stata stabilita l’entrata in vigore del divieto di scaricare la popolare app video negli Usa.
”Siamo lieti che la corte abbia accettato le nostre argomentazioni legali e abbia emesso un’ingiunzione che impedisce l’attuazione del divieto di applicazione di TikTok -ha sottolineato TikTok in una nota-. Continueremo a difendere i nostri diritti a beneficio della nostra comunità e dei nostri dipendenti“, ha dichiarato l’azienda.
Il social network però resta sotto la minaccia di un divieto totale negli Stati Uniti se non diventerà un’azienda americana. Il nuovo ultimatum ora è fissato per il 12 novembre.
Il Deal americano che non piace alla Cina
L’accordo per l’acquisizione della popolare app da parte di Oracle–Walmart, non ha convinto i cinesi che accusano gli Stati Uniti e il loro presidente, Donald Trump, di atti di bullismo nei confronti di Pechino con un accordo sporco e ingiusto.
Il deal approvato dagli Stati Uniti vedrà la costituzione di una nuova società chiamata TikTok Global, con sede in Texas, con quattro amministratori statunitensi su cinque, più un probabile esperto di sicurezza nel consiglio.
Insieme, Oracle e Walmart terrebbero il 20% della nuova società, a un prezzo ancora non divulgato. Inoltre l’accordo Tik Tok-Oracle Walmart garantirà la sicurezza dei dati dei 100 milioni di americani che utilizzano l’app. Oracle acquisirà una partecipazione del 12,5% in TikTok Global e archivierà i dati dei dati statunitensi nella propria infrastruttura cloud.
La questione sugli algoritmi
Ma il Governo cinese, come scritto più volte dal China Daily, quotidiano in lingua inglese molto vicino alle posizioni della Repubblica popolare cinese, non accetterà l’accordo con Oracle e Walmart. Il passaggio di quote alle aziende americane comprometterebbe il segreto del successo di TikTok: il suo algoritmo.
Tempo fa l’app ha reso pubbliche alcune informazioni su come funziona il suo algoritmo di raccomandazione, cioè il sistema che propone agli utenti nuovi video mentre scorrono la schermata dell’app nella sezione “Per te”, dove sono mostrati i video pubblici.
Secondo gli esperti di settore come Eugene Wei, imprenditore e analista americano, all’inizio di agosto ha scritto sul suo blog personale: “Prima di TikTok, avrei detto che YouTube aveva il miglior algoritmo nel settore video, ma in confronto a quello di TikTok l’algoritmo di YouTube sembra rudimentale“.