Sport e digitale, un connubio fortemente cresciuto durante la pandemia. E’ quanto emerge da un’indagine condotta su 2.500 organizzazioni sportive durante il Covid-19, condotta dal Centro studi di Sport e Salute in collaborazione con SWG.
Secondo la ricerca, durante il lockdown, “ben il 69% delle organizzazioni sportive ha predisposto una qualche offerta online per i propri iscritti, ma soltanto il 7% si è spinto verso l’offerta di un servizio a pagamento. Obiettivo principale è stato mantenere i contatti con gli iscritti”.
Alla riapertura si accompagna “una progressiva riduzione dei servizi online rivolti agli iscritti (-27% di saldo netto tra quanti hanno aumentato e ridotto le attività dopo il lockdown), con ulteriore riduzione prevista per ottobre”.
Il 74% deli attuatori di servizi online si è servito di piattaforme di video-conference, seguono i social, mentre risulta minoritario l’impiego di app e siti proprietari.
Quasi la metà delle organizzazioni esprime bisogno di formazione digitale e, nonostante le poco rosee prospettive, si dice disposta a investire sul digitale. Una soluzione strategica, anche in vista di possibili, per quanto non auspicabili, nuovi periodi di lockdown.