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Spid, perché per richiederlo sarà necessario fare un bonifico? E chi non ha un conto corrente?

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AgID può avviare il test delle nuove procedure per rilasciare SPID. Tra le novità, richiesto al cittadino un bonifico dal proprio conto corrente al gestore che eroga l'identità digitale: ma chi non ha un conto corrente? E chi non ha l'home banking?

Sono circa 200mila le identità SPID erogate ogni settimana e ad oggi in totale sono state rilasciate circa 11 milioni di identità digitale. Un grande lavoro per i 9 gestori che erogano SPID, ma che ottengono un guadagno solo nel riconoscimento via webcam, per alcuni operatori. Questo è uno dei motivi per i quali AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha chiesto al Garante privacy di verificare la fattibilità di una nuova modalità di riconoscimento per chi richiede lo SPID.

Al via il test delle nuove procedure di rilascio

Ieri, l’Autorità ha dato l’ok ad AgID a testare per 6 mesi le nuove procedure. Poi l’Agenzia dovrà produrre un Rapporto con l’esito delle verifiche per una valutazione complessiva dei controlli di primo e secondo livello. Ulteriori Report settimanali, redatti dai singoli gestori, infine, saranno richiesti sempre all’Agenzia per controllare le richieste di rilascio respinte a seguito di profili critici connessi al trattamento dei dati personali e configurabili come tentativi fraudolenti.

Tra le novità effettuare un bonifico dal proprio conto corrente per richiedere SPID, perché?

Le nuove procedure migliorano anche i livelli di sicurezza informatica, con l’obiettivo di diminuire i furti di identità: “durante la sessione audio-video, infatti il richiedente dovrà leggere un codice ricevuto via sms o tramite un’apposita App installata sul cellulare personale”.

Questo perché le nuove modalità introdotte non prevedono la presenza di un operatore gestore dello Spid e al cittadino è richiesto un bonifico dal proprio conto corrente al gestore che eroga SPID. Nel parere del Garante privacy si legge: “Il richiedente deve, inoltre, eseguire un bonifico da un c/c con IBAN italiano a lui intestato o cointestato, indicando nella causale uno specifico codice, che gli è stato precedentemente fornito, che consente di correlare la richiesta dell’identità al bonifico stesso”.

Una volta verificata la corretta esecuzione e ricezione del bonfiico ed i dati identificativi del mittente, allora SPID verrà erogata.

L’identità verificata attraverso una transazione bancaria sicura attraverso un bonifico bancario è lo stesso approccio dei merchant o del fintech. Ha iniziato anni fa PayPal: a chi apriva un conto corrente venivano immediatamente addebitati e poi stornati pochi centesimi sulla carta.

Le criticità dell’obbligo del bonifico

AgID vorrebbe usare questa modalità antiriciclaggio anche per i cittadini che vorranno chiedere SPID in futuro, qualora le nuove procedure dovessero diventare effettive. Per avere l’identità digitale occorre avere almeno 18 anni.

  • Ma l’Agenzia per l’Italia Digitale si è anche posto il problema dei cittadini che non hanno un conto corrente?
  • Al momento, non si deduce dal parere del Garante che la nuova modalità è una ulteriore possibilità, non l’unica. E chi non ha il conto corrente può usare le modalità già previste.
  • Infatti nel parere poi è scritto: “Si prende favorevolmente atto del complessivo rafforzamento del processo di identificazione del richiedente attraverso l’effettuazione di un bonifico bancario, eseguito da un conto corrente la cui intestazione coincida con quella dell’utente che richiede l’identità digitale, e che rechi una specifica causale che consente di correlare la richiesta dell’identità al bonifico stesso“.
  • E chi non ha l’home banking sarà costretto andare in banca o all’ufficio postale, fare la fila, perdere tempo e fare il bonifico (poi di quanti euro?). E poi attendere giorni per l’erogazione dello SPID. 
  • Se va a fare il bonifico in un ufficio postale conviene richiedere direttamente SPID allo sportello: fa prima. 

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