In tutto il mondo, questi primi sei mesi del 2020 hanno già dato indicazioni piuttosto chiare sugli effetti dell’epidemia di Covid-19 sul mercato dell’Information Technology(IT), tra fasi recessive e fasi di rilancio.
Le stime per il 2020 sono di una spesa globale in soluzioni IT che dovrebbe raggiungere i 3.400 miliardi di dollari, in diminuzione dell’8% rispetto ai dati del 2019, secondo uno studio pubblicato da Gartner.
Il 2020 sarà quindi un anno di perdite per l’intero settore IT, soprattutto per i danni dell’epidemia causati ai mercati del turismo, dei voli aerei e dell’industria pesante, che hanno rimandato a data da destinarsi i vari progetti di espansione tecnologica.
Cloud salva tutti
L’epidemia ha reso inoltre chiaro a tutti i chief information officer, i diretti dell’innovazione aziendale, che gli investimenti in tecnologie avanzate sono fondamentali per superare la fase più critica della pandemia e ancora di più lo saranno successivamente, nella fase di rilancio delle economie, ma bisogna andare per priorità “mission critical”.
Non tutti i segmenti IT, infatti, hanno mostrato perdite. Ci sono delle voci che sono andate in netta controtendenza, come il cloud pubblico e la domanda di tablet e altri device per la connessione alla rete, sospinte in alto dalle esigenze dello smart working, della telemedicina, della didattica a distanza, solo per citare le più evidenti.
A livello mondiale, i servizi cloud cresceranno del +19% entro la fine dell’anno, come la telefonia e la messaggistica istantanea “cloud based” (+8,9%) e le piattaforme per video conferenze (+24,3%).
Spesa IT in Italia nella “fase due”
In linea di massima, con la fine del lockdown, i consumatori italiani si sono subito mostrati molto propensi a spendere in prodotti tecnologici. Secondo rilevazioni Gfk, gli acquisti nel loro complesso sono aumentati del +19% rispetto allo scorso anno, per un giro di affari pari a 180 milioni di euro in una sola settimana (dal 4 al 10 maggio 2020).
Analizzando il trend dei prodotti tecnologici più significativi per fatturato, ci sono molti segnali incoraggianti. Continua il trend positivo del comparto IT e Office, che era cresciuto molto anche durante il lockdown per effetto delle necessità legate all’home working e al digital learning degli italiani.
Crescono in particolare i pc portatili (+154%), i pc desk (+38%) e i media tablet (+61%), con performance positive sia online che offline. Nella prima settimana di maggio, infatti, il canale online continua a crescere a ritmi sostenuti (+116% a valore), ma risultano in netta ripresa anche i negozi tradizionali (-0,9%) che ritornano quasi allo stesso livello dello scorso anno.
Tra i prodotti che tornano a crescere in Italia anche TV (+4,3%) e soundbar (+16,6%). Rispetto allo scorso anno, rimane ancora negativo il trend a valore degli Smartphone (-2,8%).