Arriva in prima tv su Sky Cinema uno dei film rivelazione dello scorso anno, premiato anche agli ultimi Oscar con la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale. Stiamo parlando di “Jojo Rabbit”, la favola nera scritta e diretta da Taika Waititi e con un cast che comprende Scarlett Johansson, Sam Rockwell, Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Rebel Wilson e lo stesso Waititi.
Andrà in onda in prima tv venerdì 25 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Due, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.
Il film – ispirato al romanzo “Il Cielo in Gabbia” di Christine Leunens – offre, attraverso gli occhi di un bambino, la visione acutamente divertente, ma profondamente conturbante, di una società divenuta preda dell’intolleranza. Attingendo alla sua personale eredità ebraica e alle sue esperienze di vita circondate da pregiudizi, l’autore-regista Taika Waititi (la cui madre è ebrea, mentre il padre è Maori) è artefice di una potente presa di posizione contro l’odio attraverso una spietata satira della cultura nazista che si impossessò della psiche tedesca al culmine della seconda guerra mondiale.
La storia si svolge nell’immaginaria Falkenheim, una pittoresca cittadina dominata dai nazisti, dove il piccolo Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), che ha dieci anni, sta per avere l’opportunità di unirsi al Jungvolk, la Gioventù Hitleriana. A Jojo, credulone e sensibile com’è alla pervasiva propaganda che lo circonda, questa sembra la sua prima occasione per fare qualcosa di grande e importante, per proteggere la madre single (Scarlett Johansson) che ama più di ogni altra cosa, e forse anche per provare un senso di appartenenza.
Per lenire le sue insicurezze, Jojo si fa accompagnare da uno sproporzionato amico immaginario: una versione clownesca e strampalata di Hitler (interpretata da Taika Waititi), che, con il contorno di tutte le emozioni tipiche di un bambino, dispensa i consigli che Jojo avrebbe desiderato ricevere dal padre assente. Con Adolf in testa, Jojo si sente invincibile. Ma in realtà, per Jojo questo è solo l’inizio dei suoi problemi.
Inseguendo quello che crede essere una specie di fantasma, scopre invece che sua madre tiene nascosta in casa loro una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie), con enormi rischi per tutti quanti. Lo shock quasi lo annulla: ecco il “pericolo” di cui era stato avvertito, sotto il suo naso, a pochi metri da dove ha l’abitudine di confidarsi con Hitler, il suo amico immaginario.
Ma mentre Jojo cerca di tenere d’occhio la misteriosa Elsa, la sua paura e la sua attenzione si trasformano in qualcosa che nemmeno Adolf riesce a capire. Infatti, più conosce Elsa e più lei diventa una persona a cui Jojo non può immaginare che qualcuno, compresi i suoi idoli nazisti, possa fare del male.
«Sono sempre stato attratto dalle storie in cui il mondo è visto attraverso gli occhi dei bambini. Qui, il caso vuole che si tratti di un bambino su cui normalmente si tenderebbe a non investire», rivela Taika Waititi. «Avendo figli io stesso, sono diventato ancora più consapevole del fatto che gli adulti dovrebbero guidare i bambini nella vita e allevarli perché diventino la migliore versione di se stessi, eppure in tempo di guerra spesso accade il contrario. Da ebreo maori, ho fatto esperienza di un certo grado di pregiudizio, quindi lavorare a Jojo Rabbit è stato un modo per ricordare, soprattutto oggi, che dobbiamo educare i nostri figli alla tolleranza e continuare a ripeterci che non ci deve essere posto per l’odio in questo mondo. I bambini non nascono nell’odio, vi vengono addestrati».