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Settore Tlc, la conferma di Vestager alla Concorrenza una ‘sorpresa’ per le telco

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Secondo gli analisti di HSBC Global Research, la conferma di Margrethe Vestager alla guida della DG Competition giunge come un fulmine a ciel sereno, una sorpresa non particolarmente gradita per il settore delle Tlc.

La conferma di Margrethe Vestager alla guida della DG Competition (Direzione Generale Concorrenza) giunge come un fulmine a ciel sereno, una sorpresa non particolarmente gradita per il settore delle Tlc. Questo il parere degli analisti di HSBC Global Research, secondo cui il freno maggiore allo sviluppo del settore negli ultimi 5 anni è stato “il modo in cui i tentativi di consolidamento nel mobile sono stati ampiamente contrastati (eccezion fatta per il caso olandese)”.

Nuove fusioni sono fondamentali affinché il settore possa realizzare maggiori investimenti, prezzi più bassi e più valore per gli investimenti, secondo gli analisti. Ma la conferma di Vestager alla DG Competition è un segnale che “il consolidamento nell’arena nazionale del mobile resterà difficile (per quanto non impossibile, come dimostra il caso olandese di dicembre 2018)”.

La Commissaria Ue alla Concorrenza avrà un ruolo chiave per il rilancio degli investimenti nel settore Tlc, in particolare se allenterà la stretta sulle fusioni societarie. Ma questo cambio di registro, con la conferma di Vestager, non sembra al momento troppo probabile anche se qualche spazio per ulteriori riforme in materia di digitale ci sarebbe per mano di altri due Commissari, da un lato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo con delega all’Economia, e Sylvie Goulard, Commissaria al Mercato Interno, Industria e Difesa e responsabile della DG Connect.

Ma perché la conferma di Vestager è una sorpresa?

Molti stati membri sono rimasti delusi dalle politiche Ue in tema di concorrenza durante il mandato della Commissione Juncker. Le maggiori preoccupazioni sono state espresse in occasione del mancato merger fra Alstom e Siemens, bloccato da Vestager a febbraio scorso.

Gli analisti ricordano come già 18 Stati membri, fra cui Germania e Francia, hanno siglato una dichiarazione congiunta (‘Friends of Industry’) per chiedere all’Unione una politica industriale e un cambio di passo sulle sue regole concorrenziali. Un cambio di passo su cui la Presidente Ursula Von der Leyen ha già espresso parere favorevole nel suo discorso al Parlamento Ue. Ma la conferma di Vestager sembra fare un po’ a pugni con questa apertura riformatrice della Von der Leyen.

Quel che è certo, infine, è che per i giganti della Silicon Valley la musica non è dstinata a cambiare in Europa. Per quanto riguarda le Telecomunicazioni, infine, c’è da precisare che la regolazione in materia ricade sotto alla Commissaria Sylvie Goulard: è lei ad avere la competenza diretta delle questioni legate all’”economia e alla società digitale”, compreso il 5G.

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