Sono 196 i miliardi di euro da destinare per il ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’. Si legge nella bozza del Recovery Plan. Il testo non è ancora stato approvato dal Cdm e potrebbe subire modifiche in corso d’opera. La parte della Cenerentola alla sanità, che riceve appena 9 miliardi per il potenziamento delle cure a distanza e la digitalizzazione a partire dalle delle ricette.
La suddivisione delle risorse
La parte più cospicua dei 196 miliardi previsti per il ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’ andranno, si legge ancora nella bozza, al capitolo ‘Rivoluzione verde e transizione digitale‘: si tratta di 74,3 miliardi pari al 37,9% delle risorse da allocare. Seconda missione: ‘Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura’ a cui la bozza prevede siano assegnati 48,7 miliardi pari al 24,9%. Quindi ‘Infrastrutture per una mobilità sostenibile’: le risorse per questo capitolo, si legge nella bozza, sarebbero 27,7 miliardi pari al 14,1%. Ed ancora ‘Istruzione e ricerca’: qui sono previsti 19,2 miliardi pari al 9,8% delle risorse da allocare. Alla missione ‘Parità di genere, coesione sociale e territoriale’ 17,1 miliardi pari all,8,7%. Infine, ‘Salute’ con 9 miliardi di euro pari al, 4,6% delle risorse.
Digitale, quindi, al secondo posto per dotazione finanziaria, con ben 35,5 miliardi appostati per la transizione digitale delle imprese, tra 4.0, banda larga, 5G e internazionalizzazione.
I progetti del piano italiano
Non dovrebbero essere più di 60. Saranno suddivisi in 17 cluster che risponderanno alle 6 missioni. Sotto il capitolo green ci saranno anche la decarbonizzazione dell’industria (a partire dall’ex Ilva) e il business dell’idrogeno. E probabilmente anche il rinnovo del superbonus al 110%. Pure il piano per la mobilità farà la sua parte per l’ambiente, con il rinnovo del parco dei mezzi pubblici. Un ulteriore 10% il premier ha poi fatto sapere che andrà alla messa in sicurezza e al cablaggio di scuole e ospedali.
Il completamento della rete in fibra ottica e lo sviluppo del 5G sono prerequisito per quella trasformazione digitale della pubblica amministrazione, e non solo, in cima ai progetti del governo, che passa anche dal piano cashless appena avviato.