La domanda di energia mondiale dovrebbe diminuire entro il 2030, secondo quanto riportato nell’edizione 2020 del “World Energy Outlook” dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea).
Passerà, infatti, dal +13% delle precedenti stime al +9% di quelle attuali. Nel frattempo dobbiamo fare i conti con la pandemia.
Il mercato mondiale dell’energia
Già quest’anno, a causa del Covid-19, delle misure di restrizione, dei blocchi e del distanziamento sociale, la domanda di energia è calata del 5% a livello globale, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti del 7%.
Calano però anche gli investimenti: nel 2020 dovrebbero registrare una riduzione di ben il 18% rispetto all’anno passato.
Per ritornare ai livelli pre-Covid-19, hanno spiegato i ricercatori dell’Iea, si dovrà attendere il 2023.
Le fonti energetiche rinnovabili
Le fonti rinnovabili, invece, continueranno a crescere: quest’anno del +0,9% rispetto al 2019.
Gli impianti fotovoltaici per il solare sono molto più economici di quelli a carbone. La stessa elettricità generata costa meno se proviene da impianti a fonti rinnovabili.
Proprio le fonti di energia pulita sono viste dallo studio in continua crescita anche nel prossimo decennio.
Entro il 2030, si legge nel documento dell’Iea, le fonti rinnovabili soddisferanno almeno l’80% della domanda mondiale di energia.
L’idroelettrico rimarrà la fonte più sfruttata per generare elettricità green, ma gli investimenti maggiori saranno destinati agli impianti solari, seguiti da quelli eolici.