Uno dei principali ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica, anche in Italia, è l’autonomia delle batterie, considerata ancora troppo limitata, a cui si affianca la scarsità di stazioni di ricarica sul territorio.
La soluzione “Range Extender”
Uno dei modi per superare questo tipo di problemi è il sistema “Range Extenderd”, un vero e proprio kit per dar vita ad un motore ibrido misto che consente di muoversi in elettrico, di ricarica la batteria tramite un generatore a benzina, GPL e metano.
Secondo nuove stime Million Insights, entro il 2025 si venderanno in tutto il mondo 594.083 veicoli elettrici a motore di tipo “Range Extended”, ad un tasso medio annuo di crescita pari al +10,2%.
In termini generali, entro il 2026 tale mercato potrebbe arrivare a valere 1,7 miliardi di dollari a livello globale, secondo stime Allied Market Research.
Come funziona
Le caratteristiche di questa tecnologia sono la facilità di assemblaggio, i bassi costi di manutenzione, il massimo rendimento del motore, basse emissioni inquinanti e riduzione dei consumi.
Grazie al generatore, che comunque va a benzina o metano (quindi utilizza combustibili fossili), si genera energia elettrica che va a ricaricare le batterie dell’auto, che acquista maggiore autonomia di viaggio e quindi riduce consumi ed emissioni inquinanti (al netto di quelle necessarie per rifornirla di benzina, metano e GPL).
Il progetto italiano
In Italia, un paio di anni fa, è stato avviato in Lombardia il progetto Res (Range-Extender System).
Un’iniziativa coperta da brevetto europeo e portata avanti da un gruppo di imprese e centri di ricerca, tra cui Robby Moto Engineering, Politecnico di Milano, Meta System e Acm Engineering.