Servizi accessori

Milleproroghe, rinviato il DAB obbligatorio sui telefonini. E poi?

di |

I cellulari capaci di ricevere il Dab+, ovvero la radio digitale, saranno in vendita alla fine dell'anno a meno che l’Italia non recepisca la direttiva europea, che di fatto esenta gli smartphone dall’obbligo di avere la radio digitale a bordo.

I cellulari capaci di ricevere il Dab+, ovvero la radio digitale, saranno in vendita alla fine dell’anno a meno che l’Italia non recepisca la direttiva europea, che di fatto esenta gli smartphone dall’obbligo di avere la radio digitale a bordo. Lo hanno deciso le commissioni Affari costituzionali e Bilancio approvando un emendamento del Pd, Alessia Rotta, al dl Milleproroghe. In questo modo i produttori di telefonini avranno più tempo – entro il 21 dicembre 2020, data entro la quale l’Italia dovrà recepire la direttiva europea in materia contenuta nel nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche della Ue, che peraltro non prevede alcun obbligo di radio digitale sugli smartphone – per mettere sul mercato i nuovi modelli che dovranno incorporare interfacce per le radio digitali.

Passato l’emendamento Rotta

Alla fine, l’emendamento è passato, dopo un tira e molla nella giornata di ieri. Ma l’obbligo di introdurre la radio digitale sugli smartphone scatterà se il nostro paese deciderà di imporlo in contrasto con la direttiva europea che, come detto, va ancora recepita nel nostro paese entro il 21 dicembre 2020. 

Cosa farà l’Italia

Se il nostro paese deciderà di contravvenire – unica in Europa – alla direttiva europea e stabilire l’obbligo di introdurre il DAB sugli smartphone, tutti gli smartphone con funzione di ricezione FM dovranno adeguarsi e aggiungere un sintonizzatore con la funzione di ricezione radio digitale DAB a bordo.

Il commento di Anitec-Assinform

Anitec-Assinform, l’Associazione Italiana delle imprese ICT di Confindustria esprime soddisfazione per l’approvazione in Commissione dell’emendamento al DL Milleproroghe presentato dall’On. Rotta in tema di Radio Digitale.

Il provvedimento, risolvendo un dubbio interpretativo molto critico, riporta certezza normativa agli operatori di mercato coinvolti e consente il corretto inquadramento nel contesto comunitario, senza ledere il principio dell’innovazione tecnologica che resta il principale motore di sviluppo per il nostro sistema economico.

L’Associazione auspica inoltre che questa decisione apra la strada ad una rapida definizione degli altri aspetti correlati rimasti ancora oggi in sospeso, quale l’identificazione dei prodotti con funzione radio accessoria.

Cosa succederà?

Questo obbligo non riguarda gli iPhone, che non dispongono di ricezione radiofonica FM incorporata. Peraltro, entro quella data i produttori di smartphone potrebbero semplicemente eliminare la ricezione radiofonica FM dagli apparati, in modo da evitare tout court la loro conversione in radio digitale con l’introduzione del sintonizzatore per il DAB.

Funzione accessoria

Certo, sarebbe positivo se il Mise facesse chiarezza sul concetto di “funzione accessoria” degli smartphone, per i quali la radio è una funzione secondaria rispetto al suo scopo primario di mezzo di comunicazione attiva e non soltanto ricezione passiva. In questo modo si potrebbe pensare all’esenzione dell’obbligo del DAB per dispositivi di modesto valore, come le radioline, o ad esempio gli smartwatch.

Confronto

Sul Dab obbligatorio per gli smartphone c’è un confronto aperto. Da un lato, contraria all’obbligo Anitec-Assinform, che tra gli altri rappresenta i produttori di smartphone; favorevole invece Confindustria Radio Tv, che rappresenta le emittenti radio.

Il commento di Aires

Andrea Scozzoli, Presidente della Aires, commenta: “Da sempre sosteniamo l’innovazione e in particolare lo sviluppo del digitale, ma il dubbio interpretativo che si è creato in fase di conversione del decreto-legge “Sblocca cantieri”, di fatto creava una distonia tra le normative italiane e quelle Europee, con il rischio di penalizzare innanzitutto i consumatori e, poi, l’intera filiera distributiva dei prodotti tecnologici – si legge in una nota di Aires – Questa proroga permetterà quindi di risolvere il contrasto normativo che ha reso opache le disposizioni in materia di DAB. Siamo grati alla commissione che ha operato per fugare ogni incertezza nell’ottica di un coerente e organico contesto normativo a livello europeo. Auspichiamo inoltre che questa decisione sia di stimolo per una definizione rapida anche dei temi ancora aperti in ordine alla definizione delle ‘funzioni accessorie di apparati multifunzionali’ e alla identificazione degli ‘apparecchi radio di valore modesto’ anch’essi indicate nel Codice Europeo delle Comunicazioni”.

Il Commento di Confindustria Radio Tv

Confindustria Radio Televisioni (CRTV) attraverso una nota commenta: “Il primo voto positivo alla riformulazione dell’emendamento sul DAB Radio nei telefonini, inserito nel DL c.d. “Milleproroghe” (AC 2325), che conferma l’obbligo entro la fine dell’anno di inserire un sintonizzatore apposito, è un risultato positivo del confronto parlamentare, che fa tesoro delle osservazioni arrivate da più parti, e specialmente da Confindustria Radio Televisioni, CRTV. L’approvazione di un testo riformulato su un atto proposto dall’On. Alessia Rotta, che inizialmente ipotizzava un rinvio di un anno, mantiene, anticipandolo di qualche giorno, l’obbligo di inserire un sintonizzatore DAB sui telefonini. La convergenza realizzatasi tra proponenti e Ministero dello Sviluppo Economico è coerente senz’altro con la scelta di fondo del Governo di procedere senza più indugi allo sviluppo della digitalizzazione del settore.

Con questa norma viene garantito chi ha investito nell’innovazione della Radio, prestando fede a leggi italiane e direttive europee, e si rispettano gli impegni assunti dal Governo per lo sviluppo della digitalizzazione. Ulteriori rinvii avrebbero comportato un danno anche per l’utenza, sia sul piano del pluralismo dell’accesso all’informazione e all’intrattenimento radiofonico, sia per il corretto orientamento dell’utenza. L’adozione presso il pubblico della radio digitale, infatti, è strettamente legata alla disponibilità di terminali predisposti a ricevere la nuova tecnologia: fra questi i telefonini sono cruciali per l’ascolto in mobilità, segmento fondamentale del consumo radiofonico.

A giudizio di CRTV è necessario ora procedere con il recepimento nel nostro ordinamento della direttiva relativa al Codice delle Comunicazioni Europee in un’ottica di neutralità tecnologica e promuovere l’adozione di sintonizzatori e interfacce DAB: a beneficio degli utenti e per permettere alla piattaforma radiofonica di svilupparsi e innovare. Obiettivi questi che saranno perseguiti dall’Associazione con tutti gli stakeholder che li condividono”.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz