I lampioni, per come li conosciamo noi hanno rivoluzionato la vita in città nel secolo scorso. L’illuminazione pubblica è uno dei servizi più importanti per la popolazione che vive e si muove in una grande città. Le amministrazioni pubbliche devono garantire la diffusione dell’infrastruttura d’illuminazione, dal centro alle aree più periferiche, per un livello adeguato di sicurezza e una nuova idea di illuminazione, che si adatti meglio al nuovo trend smart lighting.
Invece del vecchio lampione, le aziende stanno offrendo alle amministrazioni cittadine soluzioni improntate alla smart city, quindi ai sistemi di trasporto di nuova generazione, ai semafori intelligenti e alla mobilità connessa e autonoma.
Molti progetti di trasformazione digitale delle nostre città partono proprio dai vecchi “pali della luce”, soprattutto per la loro capillarità, per trasformarli in qualcos’altro.
L’idea è di fare un lampione multiservizi, con hotspot WiFi, servizi di digital payments, punto di accesso ai servizi di parcheggio e di mobilità, tra cui prese per ricaricare auto elettriche e più in generale mezzi di trasporto a batteria, nodo di sicurezza pubblica per parlare comunicare con le forze dell’ordine e videocontrollare il tratto di strada.
Ovviamente stiamo parlando di un “palo” interconnesso con tutta l’infrastruttura di illuminazione e con la banda ultralarga che copre il territorio (qui le tecnologie possono essere diverse, da quelle cellulari come 4G e 5G, alla fibra e le soluzioni LoRaWan).
Uno studio pubblicato a fine dicembre 2019 da Grand View Research ha stimato in 15,8 miliardi di dollari il valore del mercato mondiale “smart pole” (nel 2018 era di circa 4,7 miliardi di dollari), con un tasso medio di crescita annua pari al 19% (Carg 2018-2025).
Un nuovo Report pubblicato da Navigant Research, invece, ha valutato il tasso di crescita medio annuo degli smart pole in tutto il mondo addirittura attorno al 50%, con l’installazione di almeno 22.000 lampioni multiservizi per smart city entro il 2028.
Più alto il dato di mercato secondo uno studio di fine 2019, stavolta pubblicato da Research and Markets, che stima il mercato smart pole a 18,5 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita medio annuo pari al 20,6% (Carg 2019-2025).
In Europa il Paese che spenderà di più in questa tecnologia sarà la Germania, secondo i ricercatori, con 1,4 miliardi di dollari in cinque anni, mentre altri 1,1 miliardi di dollari saranno investiti dall’Europa dell’Est. In Asia, invece, il Giappone dovrebbe spendere più di 900 milioni di dollari, mentre la Cina da sola potrebbe arrivare a investire poco meno di 3 miliardi di dollari, con un tasso di crescita media annua calcolato al +18,7%.