Ridurre i costi, migliorare la produttività del lavoratore e diminuire gli incidenti. Sono questi gli obiettivi che stanno guidando lo sviluppo dei Dispositivi di Protezione Intelligenti e dei sensori IoT nell’industria.
Oggi viviamo in un mondo costantemente connesso. Siamo abituati a ricevere informazioni dettagliate da ogni dispositivo e in ogni situazione. Sono ormai molti anni che l’Internet delle Cose (IoT) ha fatto la sua comparsa nelle nostre vite.
IoT e protezioni intelligenti
Al momento, però, uno dei suoi campi di applicazione più interessanti non è riferita agli oggetti in sé, ma alle persone che li indossano.
All’interno delle industrie, infatti, stanno facendo la loro prima comparsa i Dispositivi di Protezione Intelligenti. Indossati dagli addetti ai lavori, questi offrono una protezione aggiuntiva al lavoratore.
Al momento, l’obiettivo è trovare soluzione semplici e implementabili da subito, per non pesare sui costi aziendali. Le soluzioni più comuni consistono in sensori che misurano i parametri vitali degli operatori e che leggono le informazioni ambientali, implementati direttamente sui dispositivi già in uso.
Questo è il caso della società americana Scott Safety, che ha sviluppato per i vigili del fuoco una maschera a gas, tradizionale, implementata con una camera termica intelligente; questa soluzione facilita gli interventi e rende più sicure le operazioni, senza dover ripensare a tutto l’equipaggiamento.
IoT: i sensori intelligenti
In generale, l’inserimento di sensori intelligenti all’interno dei processi industriali elimina attività umane che, in molti casi, possono essere pericolose.
Per esempio, l’ispezione dei container può essere rimpiazzata da un sensore che, inserito all’interno dello stesso, fornisce in real time e autonomamente i dati su temperatura, sostanze rilevate, etc. Se si rileva una perdita di materiale pericoloso, gli addetti possono intervenire in tutta sicurezza.
Gli stessi sensori intelligenti, tramite i dati che raccolgono, possono identificare in autonomia quali siano i rischi a cui gli operatori possono andare incontro; inoltre, attraverso l’analisi predittiva, possono addirittura prevedere quando una situazione di rischio si paleserà.
Le applicazioni più famose
Le applicazioni sono illimitate. Cerchiamo di elencare i sistemi più comuni riferite ai dispositivi di protezione intelligenti:
- Localizzazione dei lavoratori all’interno, per esempio, di siti a rischio;
- Sistemi per la comunicazione a distanza, utilizzando elmetti e cuffie già in uso dagli operatori;
- Sistemi di protezione ai rischi invisibili, come fughe di gas, sostanze chimiche, UV, etc. Il dispositivo è in grado di rilevare i rischi in autonomia e comunicarli all’operatore e alla centrale di controllo;
- Il controllo remoto dei dispositivi permette di eliminare le situazioni di rischio degli operatori, come abbiamo già esemplificato riguardo all’ispezione dei container;
- Lo sviluppo di app che permettono di ricevere alerts in diretta, in base al rischio.
Incidenti sul lavoro: i numeri in Italia
In generale, un’industria che investe nella protezione dei propri dipendenti, oltre ad assicurarsi la soddisfazione del lavoratore e un ambiente di lavoro più sano e positivo, è in grado di risparmiare una grande quantità di risorse grazie alla prevenzione degli incidenti.
Come le notizie di cronaca non smettono mai di ricordarci, gli incidenti sul lavoro in Italia uccidono ogni anno centinaia di persone; dal 2009 ad oggi si contano 17 mila vittime.
Oltre ad essere un costo umano insopportabile, danneggia economicamente anche le stesse aziende e il Paese. La tecnologia, in definitiva, ci può aiutare ad abbattere i rischi e a migliorare la società intera.