E’ passato sotto silenzio sulla stampa, circostanza grave, una decisione istituzionale molto importante per il mondo del digitale e per l’economia del Paese, vale a dire la parlamentarizzazione del dibattito sulla rete unica. Il tema è di grande attualità. Eppure, il dibattito che si è tenuto ieri alla Camera con la prospettiva di realizzazione di una rete unica che metta a fattor comune gli assetti infrastrutturali in fibra ottica c’è stato eccome. Ed è stato pure molto vivace – parte di un più ampio dibattito su diverse “mozioni e iniziative a sostegno del settore delle telecomunicazioni e per l’efficienza e la sicurezza delle reti di comunicazione elettronica” – concludendosi con l’approvazione di un testo che ricalca di molto la mozione firmata da Giorgia Meloni, Alessio Butti e Franceso Lollobrigida (FdI), depositata lo scorso mese di novembre, che in conclusione impegna il Governo a facilitare al la realizzazione di una rete Pubblica, Unica e Wholesale Only. Non era scontato, anche perché le posizioni degli altri partiti, di governo e di opposizione, non erano allineate in particolare sulla trappola dell’operatore verticalmente integrato, già messo al bando dalla Ue. Ma alla fine, con la mediazione del sottosegretario del Mise Gian Paolo Manzella, la Camera ha impegnato il Governo su quattro punti:
Tavolo con operatori e istituzioni
“1) ad intraprendere in termini brevi un’iniziativa di impulso e raccordo attraverso l’istituzione di un tavolo operativo di confronto con gli operatori e le autorità competenti. Obiettivo del tavolo sarà valutare la condizione del settore, anche alla luce della crisi economica legata al Covid, individuare eventuali azioni da intraprendere sul piano regolamentare, normativo e di accelerazione dell’azione amministrativa per raggiungere gli obiettivi sanciti dalla Strategia digitale ed affrontare le eventuali criticità aziendali e le loro ricadute sul piano occupazionale;
Nuovo codice delle comunicazioni elettroniche, stella polare per rete unica
2) a dare impulso, nel rispetto delle regole del mercato e dei principi che tutelano la concorrenza – compatibilmente con i saldi di finanza pubblica e nei limiti delle proprie competenze – ad una valutazione delle opzioni previste dal nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche (che promuove vantaggi regolamentari soltanto per il modello wholesale only, approvato come modello per la rete unica in Italia con il via libera al Dl fiscale del dicembre 2018 ndr) per assicurare l’obiettivo della massima efficienza degli investimenti nello sviluppo delle reti a banda ultralarga, ciò anche in considerazione della partecipazione azionaria detenuta da Cassa depositi e prestiti in TIM e in Open Fiber;
Fondi pubblici
3) ad adottare tutte le possibili e idonee iniziative per garantire il corretto utilizzo di fondi pubblici stanziati, assicurando l’ottimizzazione degli investimenti e imponendo la verifica periodica del programma di sviluppo nazionale;
Sicurezza delle reti
4) a continuare nell’individuazione di ulteriori forme di tutela della sicurezza e dell’integrità delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, al fine di continuare a proteggere l’integrità delle informazioni relative ai cittadini italiani e ai consumatori e di garantire la protezione della proprietà intellettuale dei brevetti e della ricerca di imprese ed università italiane contro ogni attacco nei confronti della sovranità digitale e tecnologica del Paese. (1-00274) (Testo modificato nel corso della seduta) “Meloni, Lollobrigida, Butti, Rotelli, Maschio”.
FdI: approvata nostra mozione, Meloni-Butti ‘Bene impegno del Governo’
“Fratelli d’Italia esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Governo in merito alle mozioni presentate da Fdi sulla rete unica pubblica. La riformulazione del Governo che ha accettato la nostra proposta per una rete tlc unica pubblica e non verticalmente integrata, sara’ l’impegno futuro dell’Esecutivo”. Così i deputati Fdi Alessio Butti, responsabile tlc del partito, e Mauro Rotelli, commentando il voto dell’Aula della Camera sulle mozioni riguardanti l’efficienza delle reti tlc.
“Va dato atto a Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni – aggiungono Butti e Rotelli – se oggi il Parlamento finalmente discute di un fatto strategico cosi’ importante per la nostra Nazione. Decisiva è stata la nostra volontà di parlamentarizzare il dibattito presentando una mozione senza la quale non ci sarebbe stato questo rapporto cosi trasparente. Dopo un decennio di dibattito infruttuoso e surreale, grazie a Fdi si fa chiarezza su diversi piani occulti e l’apertura del Governo è un segnale importante e che apprezziamo”.
“La Camera ha approvato la mozione di Fratelli d’Italia per la realizzazione di una rete unica delle telecomunicazioni – ha detto Giorgia Meloni – Siamo riusciti a far passare il principio che il proprietario della rete non può essere allo stesso tempo anche l’operatore che vende il servizio di connettività, perché così facendo opererebbe in una posizione di vantaggio rispetto agli altri operatori. Nella nostra visione la rete di telecomunicazioni è un’infrastruttura strategica e come tale deve essere di proprietà pubblica, sulla quale gli operatori delle TLC possono offrire i loro servizi in regime di reale concorrenza, con condizioni uguali per tutti. Questo comporta un innalzamento del livello dei servizi che si coniuga con l’esigenza dello Stato di essere proprietario di un asset strategico che non può essere lasciato in mano agli stranieri. L’interesse nazionale è la nostra stella polare, ed è l’unica ricetta che può consentire all’Italia di affrontare le sfide dei prossimi anni”.
Lega soddisfatta
Dal canto suo, anche la Lega esprime soddisfazione: “Il Governo ha condiviso la nostra linea sulla rete nazionale delle telecomunicazioni. E’ una vittoria della Lega che, da tempo, chiede di integrare le infrastrutture digitali esistenti, evitando inutili duplicazioni, sostenendo la tecnologia Fwa e coinvolgendo maggiormente le Regioni….. Ora, però, bisogna passare dalle parole ai fatti ed è questo che ci preoccupa maggiormente. Serve un modello Genova anche per la rete nazionale delle telecomunicazioni”. Così i deputati della Lega Alessandro Morelli, responsabile Editoria e Innovazione tecnologica del partito, Massimiliano Capitanio, segretario della Vigilanza Rai, ed Elena Maccanti, capogruppo Lega in commissione Tlc alla Camera, a proposito delle mozioni alla Camera sulla rete nazionale delle telecomunicazioni.
Dal canto suo, nel dibattito in Aula, Alessandro Morelli ha detto che “La rete unica nazionale sarebbe stata probabilmente il migliore dei mondi perfetti, oggi siamo in una realtà nella quale, purtroppo – mettiamola così – questa disponibilità non c’è più. Oramai operatori privati e semipubblici hanno iniziato il loro percorso, grazie a Dio, da tempo, e quindi è necessario federare tutte le realtà oggi esistenti.
Maggiori poteri alle Regioni: questo è un tema fondamentale che noi pensiamo possa contribuire a superare il gap che è stato causato dagli errori che sono stati fatti….
Tempi certi: perché gli italiani e l’Italia hanno necessità di avere tempi certi e non una promessa che ogni anno diventa sempre più in là nel tempo”.
Pd critico su rete unica, Bruno Bossio ‘No ricette precostituite’
Per Enza Bruno Bossio, deputata del Pd, il lockdown ha cambiato di molto lo scenario e per questo “È importante, tra l’altro, anche per recuperare il ritardo, che non ci siano ricette precostituite, come quelle anche illustrate dal collega Butti precedentemente, ma che si avvii, senza indugio e in tempi strettissimi, un tavolo di lavoro istituzionale, con tutti gli operatori del settore, per condividere – perché noi dobbiamo stare all’oggi – ha detto in Aula – noi dobbiamo avere oggi una rete efficiente, non una rete immaginaria – insieme agli operatori il perseguimento delle politiche pubbliche, nonché piani di investimento e modelli efficaci di integrazione delle diverse reti infrastrutturali, con naturalmente il supporto dell’Autorità delle telecomunicazioni”.
In una nota odierna, l’onorevole Bruno Bossio ha detto che “Alle soglie della riunione del Consiglio europeo sul Recovery fund, ieri alla Camera – nel corso delle dichiarazioni di voto sulla mozione a sostegno del settore delle telecomunicazioni – ho voluto porre l’accento sull’urgenza che gli investimenti in arrivo dall’Unione europea vengano finalizzati all’innovazione e al superamento del divario che l’Italia ancora si trascina sia sul fronte delle infrastrutture che delle competenze digitali. Con la drammatica e imprevista condizione della pandemia da Covid abbiamo verificato come l’adozione di massa delle tecnologie digitali sia stata la chiave di volta, che ha cambiato più di ogni altro il modo con il quale abbiamo continuato a fare le cose.
Per questo la nuova disponibilità europea a sostenere i Paesi più colpiti dalla pandemia, deve trovare una finalizzazione in una complessiva ed efficace opera di riqualificazione delle infrastrutture digitali e soprattutto della formazione nelle competenze digitali – continua – La nostra priorità, dunque, in un mondo sempre più interconnesso e all’interno di un ecosistema digitale internazionale, è recuperare il ritardo europeo, non solo italiano.
Questo richiede un salto di qualità per quanto concerne l’impiego di risorse da destinare nei settori di punta, nell’ambito della ricerca e dello sviluppo, abilitando una connettività Internet basata sulla banda larga ultraveloce, spingendo nella direzione di un ecosistema digitale connesso allo sviluppo del 5G e di tutte le applicazioni innovative – conclude –Ci aspettiamo, dunque, che dall’emergenza Covid e dall’opportunità del Recovery fund il nostro Paese rinasca adottando ogni utile iniziativa per accelerare la realizzazione di un’Italia moderna e innovativa. Oggi più di ieri abbiamo il dovere di affermare un vero e proprio risorgimento digitale decisivo per ogni progetto di sviluppo economico e sociale dei prossimi anni”.
FI, Federica Zanella ‘Piena concorrenza tra gli operatori’
“L’obiettivo ottimale per noi, come abbiamo scritto, consisterebbe in una sinergia infrastrutturale che sia in grado di connettere l’intero territorio nazionale, garantendo ovviamente accesso e il servizio uniforme agli utenti e riducendo le inefficienze e le diseconomie, nonché i costi ovviamente per gli operatori e le duplicazioni eventuali – aveva detto Zanella in Aula prima del voto – Sul punto Forza Italia ritiene fondamentali sostanzialmente tre punti: piena concorrenza tra gli operatori, efficienza e sicurezza. Le prime due voci sono, a nostro avviso, strettamente connesse e riteniamo difficile che l’una possa essere ottenuta senza l’altra. È la concorrenza che impone agli operatori di migliorare i servizi offerti e di ridurre i prezzi rivolti all’utenza. Sotto questo aspetto, ho trovato condivisibile e apprezzabile lo specifico impegno contenuto nella mozione di maggioranza di costituire un tavolo tra gli operatori economici del settore”.
“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione unanime da parte dell’Aula della Camera della nostra mozione, che contribuirà a determinare significativi passi in avanti della digitalizzazione nel nostro Paese, non dimenticando al contempo la sicurezza cibernetica dei nostri cittadini e la tutela delle aziende del settore. Questo era il nostro obiettivo, proposte concrete e fattive a favore di famiglie, scuole e imprese”, ha coomentato.
“Oggi, abbiamo portato all’attenzione dell’Aula – aggiunge – la questione della digitalizzazione, fornendo soluzioni concrete a problemi cogenti, a differenza del Governo che, a parole si è fatto vanto, ma nei fatti fino ad oggi ha prodotto poco“. E spiega: “Con la nostra mozione abbiamo individuato una serie di soluzioni concrete per recuperare il grave ritardo nella banda larga, prevedendo l’ipotesi commissariamenti con ruolo da attribuire ai presidenti delle Regioni. Abbiamo chiesto ed ottenuto, inoltre, l’impegno ad accelerare sull’effettiva erogazione dei voucher per la connettività a favore di famiglie, imprese e scuole, questione sulla quale eravamo già intervenuti con una risoluzione in commissione trasporti. Tra le altre cose, impegnando il Governo anche sulla sicurezza cibernetica dei cittadini e la tutela degli asset italiani, proponendo al netto del ‘Golden power’ anche sostegni concreti alle aziende italiane altamente specializzate che producono router e di servizi di cloud rivolte a pubbliche amministrazioni e soggetti privati“.
M5S, integrare banda ultralarga e rete 5G per accelerare la ripresa
“L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha generato un aumento della domanda di connettività per cittadini e imprese. E’ per questo che appare necessario impegnarsi per assicurare la realizzazione di un’infrastruttura integrata, con la rete fissa a banda ultralarga e la rete fisica per la realizzazione del 5G, che consenta di favorire lo sviluppo in ogni area del Paese, superando il digital divide. Non possiamo più attendere o saremo inevitabilmente tagliati fuori dalle nuove opportunità che intelligenze artificiali e nuove tecnologie ci offriranno nei prossimi anni’. Così i deputati M5S della commissione Trasporti alla Camera dopo l’approvazione della mozione del Movimento sulla banda larga, a firma Davide Serritella, che punta all’accelerazione della realizzazione della rete a banda ultralarga
“L’Italia – commenta in una nota Serritella – ha vent’anni di ritardo nello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e nello smart working, frutto delle scelte politiche non lungimiranti fatte in passato. Il Governo sostenuto dal M5S ha finalmente invertito la rotta. La nostra priorità assoluta sarà la digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi, pubblici e privati, che ci consentiranno di aumentare la velocità e la portata della ripresa economica, ponendo le basi per uno sviluppo di medio-lungo periodo”.