Si chiama rete “air-to-ground” (Atg) ed è una tecnologia sviluppata per la connettività su aeromobili per l’aviazione commerciale, jet regionali e piccoli velivoli operanti negli Stati Uniti e in Canada. Si tratta di una rete 5G dedicata all’aviazione, che il fornitore di connettività ultrabroadband Gogo ha annunciato per il 2021.
È la frontiera della connettività in volo, supportata da 250 torri a terra, che al momento serve 1.880 aeri in transito nei cieli del Nord America, e che si basa su una combinazione di spettro senza licenza a 2,4 gHz e su tecnologia beamforming avanzata per direzionare il segnale con maggiore precisione finalizzata a migliorare anche di molto le prestazioni finali.
Un nuovo studio pubblicato da Markets and Markets stima la spesa in infrastrutture, tecnologie e servizi 5G per aerei e aeroporti, raggiungere i 4 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuo composto (Carg 2021-2016) attorno al 53%.
Non è ancora una soluzione che garantisce piena continuità del segnale, perché tra una torre e un’altra potrebbe ancora sparire la connessione, ma la strada è ormai presa ed entro pochissimo tempo la connettività 5G sarà offerta in tutti i voli di linea e commerciali.
D’altronde, non accenna a fermarsi il boom dell’industria aereonautica e la conferma è arrivata da Iata (International air transport association), che ha certificato 4,4 miliardi di passeggeri a bordo di aerei nel 2018, il 7% in più sull’anno precedente, con una media dell’81,9% di riempimento di posti disponibili.
Ad aumentare sono anche le città connesse dalle tratte aeree a livello mondiale: sono servite da voli diretti 22 mila coppie di aeroporti (tratte che uniscono due città); 1.300 in più rispetto il 2017 e più del doppio rispetto al dato del 1998 (quando erano 10.250)
Esiste quindi un enorme mercato e una domanda di connettività che crescerà in maniera esponenziale già entro i prossimi 4-5 anni.
I passeggeri continueranno ad aumentare nei prossimi anni soprattutto nelle tratte interne ad Asia e Nord America, che saranno le regioni che investiranno di più in reti 5G per la connessione a bordo degli aerei.
Secondo un nuovo documento Iata, nel 2037 si attendono più di 8 miliardi di passeggeri di voli aerei in giro per il mondo e tutti con uno smartphone di nuova generazione in tascaIl traffico aereo è in crescita e con esso arriva la domanda di connettività ultra broadband a bordo. Entro il 2021 arriveranno i primi aerei con servizio di rete 5G. Asia e Nord America i Paesi che investiranno di più..
Gli investimenti maggiori, si legge nel Report di Markets and Markets, riguarderanno, come anticipato, le infrastrutture di terra e le tecnologie enhanced Mobile broadband (eMbb), massive Machine type communication (mMtc), ultra Reliable low latency communication (uRllc) e Fixed wireless access (Fwa).
Soluzioni che garantiscono un’alta densità di collegamenti per supportare un enorme numero di dispositivi in rete e tipicamente applicate nell’Internet delle cose in caso di utilizzo di robot, droni e veicoli.
Sempre quest’anno, infine, è stata stretta un’alleanza per il 5G in volo dai giganti del settore come l’europea Airbus e l’americana Delta Air, con l’azienda di telecomunicazioni Sprint Corp, la OneWeb attiva nel mercato satellitare, la giapponese SoftBank e l’indiana Baharti Airtel.
Si tratta della Seamless Air Alliance e il suo obiettivo è costruire una rete 5G, basata su connessioni satallitari, che consenta ai passeggeri in volo di usare smartphone e tablet come a terra, ma non prima del 2020-2021.