Cartellino rosso alla borsa di New York per i tre maggiori operatori cinesi di telecomunicazioni, tutti quotati anche a Wall Street. China Mobile, China Telecom e China Unicom dovranno abbandonare il listino del NYSE (New York Stock Exchange) entro l’11 gennaio prossimo.
Decreto di Trump
L’obbligo di delisting è frutto della decisione dell’amministrazione Trump. Il presidente uscente ha firmato un decreto a novembre che impedisce ai cittadini americani di investire in società cinesi sospettate di avere legami diretti con le forze militari di Pechino. La lista redatta dal pentagono contiene 35 nomi di aziende cinesi che saranno costrette ad abbandonare la borsa di New York, fra queste anche il gigante dei semiconduttori SMIC.
Gli investitori americani che detengono quote in queste società dovranno disfarsene entro novembre 2021.
Atto simbolico
Si tratta di una decisione più che altro simbolica, che giunge però a pochi giorni dall’insediamento alla Casa Binaca del presidente eletto Joe Biden.
C’è da dire che i tre operatori cinesi oggetto del delisting stanno cercando di internazionalizzare da tempo il business. In particolare, China Mobile che conta 943 milioni di clienti in patria, di cui 147 milioni di abbonati 5G.
Scarso impatto
L’esclusione dal NYSE avrà scarso impatto nell’immediato, visto che dal punto di vista operativo l’attività dei tre operatori negli Usa era alquanto limitata vista l’avversione americana per le imprese cinesi.
Anche dal punto di vista degli investitori esteri cambia poco, visto che tutti e tre gli operatori sono parallelamente quotati sulla borsa di Hong Kong dove avviene già il grosso degli scambi sui loro titoli.
Più di 200 società cinesi quotate a Wall Street
Al momento, ci sono più di 200 società cinesi quotate sulla borsa di New York (NYSE e Nasdaq) a fronte di una capitalizzazione complessiva di 2,2 trilioni di dollari. Altri grandi gruppi dell’eCommerce come Alibaba e JD.com sono quotati anche a Hong Kong.
Fra le società cinesi non gradite negli Usa ci sono anche Tik Tok e Tencent oltre a Huawei e ZTE.