La deputata laburista inglese Harriet Harman, presidente del Comitato per i Diritti Umani, considera il GDPR totalmente inadeguato ad assicurare la sicurezza e la privacy dei dati raccolti dal governo tramite la app di contact tracing anti Covid-19 attualmente in fase di test nel Regno Unito. Lo scrive Computer Weekly, secondo cui la Harman ha attaccato a testa bassa il GDPR, sostenendo la sua inadeguatezza già prima della pandemia.
Proposta nuova normativa
Secondo Harman, il Regno Unito ha bisogno di una nuova normativa su misura per contrastare questa era totalmente nuova della data collection perché oggi la “protezione (dei dati ndr) è suddivisa fra GDPR, il Data Protection Act del 2018, casi di legge sulla privacy e la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, nessuno dei quali prevede il ginepraio giuridico intorno al contact tracing. E’ per questo che abbiamo bisogno di una nuova normativa ad hoc che vada di pari passo con questa nuova app”, ha detto Harman.
Governo di Londra non è d’accordo
Harman ha già comunicato le sue preoccupazioni al ministro della Salute Matt Hancock, presentando inoltre una bozza pronta all’uso da parte del Governo britannico.
Il ministro non ha però accolto le richieste di modifica legislativa della normativa privacy, ed è per questo che Harman sta verificando la possibilità di presentare a sua proposta in Parlamento alla Camera dei Comuni.
Sperimentazione sull’isola di Wight
Attualmente, la app di contact tracing del Regno Unito è in fase di test sull’Isola di Wight dove circa 60mila persone hanno scaricato l’applicazione, secondo quanto riferito da Downing Street.