In Francia, come in gran parte degli altri Paesi europei, l’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia di Covid-19 ha colpito duramente la rete del commercio al dettaglio, con la chiusura di quasi tutti i negozi considerati non essenziali.
Un danno economico enorme, con posti di lavoro persi, frutto delle misure restrittive applicate alla mobilità delle persone e del distanziamento sociale per il contrasto alla diffusione del virus, che in questa seconda ondata, ha registrato un aumento drastico di contagi e di decessi.
Stop allo strapotere di Amazon & Co.
Il Governo di Parigi ha allora deciso nei giorni scorsi una mossa a sorpresa per ridare ossigeno al commercio e per porre un freno al potere crescente della grande distribuzione che, approfittando del lockdown nazionale, ha avuto modo di sfruttare notevolmente le piattaforme di ecommerce.
Supportato da un clima generale di crescenti critiche nei confronti di diversi giganti del settore, come Carrefour e Leclerc, e in particolare di Amazon, prova ne è il successo della petizione online per un “Natale senza Amazon” (#NoëlSansAmazon), il Governo Macron ha chiesto a tutte le imprese della grande distribuzione (Gdo) di rinviare l’atteso evento commerciale del Black Friday.
In tal modo, è spiegato in un articolo pubblicato dal quotidiano Le Monde, sarà possibile far riaprire tutti i negozi il 27 novembre prossimo, il giorno ufficiale del Black Friday, dando la possibilità ai commercianti di fare incassi, senza essere danneggiati dalla grande abbuffata dello shopping online indotta dai super sconti della Gdo.
La Francia rinvia il Black Friday
Alla fine, Amazon e gli altri top player del settore si sono visti costretti ad accettare le linee guida decise da Parigi, sostenute in particolare dal ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, rinviando il Black Friday al 4 dicembre prossimo.
Le critiche nei confronti di Amazon e la Gdo in generale sono nate subito dopo il nuovo lockdown imposto a tutti i negozianti francesi nelle scorse settimane. Mentre tutti i piccoli commercianti abbassavano le serrande, online si continuavano a vendere ogni tipo di prodotti, togliendo profitti ai piccoli a favore dei più grandi.
Amazon sotto accusa
Amazon da sola ha visto aumentare le proprie entrate del +40% durante il periodo di blocco delle attività commerciali non essenziali, con il solito problema di una tassazione bassissima a fonte di ricavi alle stelle (in Francia l’azienda di Jeff Bezos realizza mediamente ricavi annuali attorno agli 8 miliardi di euro, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano).
Nel documento allegato alla petizione, firmato tra gli altri da ex ministri e sindaci di molte grandi città francesi, si stima che per ogni posto di lavoro creato da Amazon se ne perdono quasi 3, senza contare che le aziende francesi che rivendono su Amazon sono solamente il 4,7% del totale, per una commissione del 15% su ogni vendita.