Ogni anno, nelle strade degli Stati Uniti, 4.488 agenti di polizia subiscono aggressioni sia fisiche, sia verbali. Fermare un automobilista o un motociclista per una contravvenzione o un semplice controllo inizia ad essere un problema di sicurezza fisica per gli stessi agenti, che diventano oggetto di insulti e atti violenti.
Una soluzione potrebbe arrivare dalla SRI International, che sta lavorando al prototipo di un poliziotto robot, “che non può essere ferito e che non può a sua volte ferire nessuno”. In un video si può vedere il nuovo “police robot” all’opera mentre ferma un’automobilista e gli chiede i documenti.
Il robot è azionato dall’interno della macchina della Polizia che, al sicuro da qualsiasi attacco, verbale o magari con armi da fuoco, segue da vicino l’operazione, equipaggiato con una fotocamera, un microfono in vivavoce e una stampante che può rilasciare documenti ufficiali, tra cui le multe.
Per impedire al conducente in contravvenzione un’eventuale fuga, il robot è anche dotato di un braccio armato di spilloni, in grado di forare gli pneumatici del veicolo sospetto.
Ulteriori upgrade del poliziotto robot prevedono il posizionamento dello stesso non solo al classico finestrino del conducente, ma anche presso il finestrino del passeggero, nonché, in caso di necessità, di fronte alla macchina fermata, mentre il controllo da remoto del robot potrà avvenire anche via mobile app su smartphone/tablet di servizio.