Già accessibile in rete la nuova piattaforma web imeas.eu, che ha l’obiettivo di condividere esperienze e strumenti per rendere concretamente possibile e più rapida la transizione energetica verso un’economia a basse emissioni di CO2.
Lo strumento, ideato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), è inserito nell’ambito del progetto europeo “Imeas” (Integrated and multi-level energy models for the alpine space, di cui l’Agenzia è capofila), che lavora per condividere nuovi strumenti di pianificazione e implementazione delle politiche energetiche dei 7 Paesi dello spazio alpino (Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein).
“La Piattaforma è una vera e propria community di persone e istituzioni che, una volta registrati sul sito, possono accedere a strumenti open source, linee guida e documentazione su tematiche relative a energia e clima e dove possono condividere i loro stessi risultati, prodotti ed esperienze fino alla promozione di eventi e news. Le registrazioni in questa prima fase vedono in prima linea utenti da Germania, Francia, Slovenia, Austria e Italia appartenenti a enti di ricerca, agenzie energetiche e istituzioni ma anche privati cittadini”, ha dichiarato in una nota Roberta Roberto, ricercatrice Enea del Dipartimento Tecnologie Energetiche e responsabile del progetto.
“Crediamo che l’utilizzo di metodologie integrate e armonizzate abbia un ruolo fondamentale nell’attuazione di strategie efficaci per abbattere le emissioni di CO2. Consentendo la condivisione di strumenti e informazioni la piattaforma diventa sia uno spazio interattivo che un modo per favorire la disseminazione dei risultati dei progetti e delle ricerche che verranno inseriti dagli utenti dei vari Paesi. Questo inoltre permetterà di creare rete tra utenti con interessi e competenze comuni”, ha precisato Roberto.
Una piattaforma quanto mai necessaria, viste le sfide che attendono l’Europa e l’Italia, finanziata con circa 2 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale e che, come anticipato, rientra nel progetto “Imeas”, che coinvolge 12 partner sull’integrazione multi dimensionale della governance e sull’incremento delle capacità necessarie per un’efficace pianificazione energetica.
Tra i partner coinvolti, oltre l’Enea, per l’Italia troviamo: Fondazione per l’Ambiente T.Fenoglio ONLUS e Provincia Autonoma di Trento (Italia).
Secondo dati Eurostat, nel 2018 l’Unione europea ha ridotto le emissioni di CO2 del 2,5% su base annua, mentre l’Italia ha visto il taglio del 3,5% delle proprie emissioni climalteranti.
Il Paese più virtuoso è stato il Portogallo, con un bel –9%, seguito dalla Bulgaria (-8,10%), dall’Irlanda (-6,80%) dalla Germania (-5,40%) e dall’Olanda (-4,60%).
Più indietro Francia (-3,50%) e Italia, Spagna (-3,20%) e Regno Unito (appena -0,30%) o Danimarca (solo -0,20%).
Tra i peggiori d’Europa la Lettonia, che invece di tagliare ha registrato un aumento di emissioni di CO2 attorno al +8,50%, in compagnia di Malta (+6,70%) e altri come Lussemburgo (+3,70%) e Polonia (+3,50%).
Tra i maggiori produttori di CO2 ci sono la Germania, a cui spetta il 22,50% delle emissioni europee, il Regno Unito, con l’11,40%, la Polonia, con il 10,30%, la Francia e l’Italia, entrambe con il 10%.