Con la diffusione della pandemia di Coronavirus si è visto un incremento dell’attività dei criminali informatici in tutto il mondo. In modo particolare FBI, Europol e società di intelligence hanno visto un particolare aumento della diffusione di attacchi ransomware, programmi malevoli che possono “infettare” un dispositivo digitale (PC, tablet, smartphone, smart TV), bloccando l’accesso a tutti o ad alcuni dei suoi contenuti (foto, video, file, ecc.) per poi chiedere un riscatto (in inglese, “ransom”) da pagare per “liberarli”.
I ransomware
In modo particolare ad essere le vittime preferite di questa tipologia di attacchi sono le aziende, sia piccole e medie imprese, ma anche multinazionali. La società di tecnologia per la sicurezza informatica Lumu ha pubblicato l’infografica ransomware 2020, che raccoglie le tendenze dei ransomware da un insieme di fonti nel settore della sicurezza informatica.
Nella prima sezione, l’infografica classifica gli attacchi informatici in tre categorie (violazione dei dati, violazione dannosa e attacchi ransomware) per fornire un’analisi comparativa del costo medio di ogni tipo di attacco.
Secondo il report 2020 di IBM Cost of a Data Breach, il costo medio di una violazione dei dati è di 3,86 milioni di dollari, una violazione dannosa costa 4,27 milioni di dollari e un attacco ransomware costa circa 4,44 milioni di dollari.
Una parte dell’infografica fornisce una visione globale degli attacchi ransomware in base al “Cyberthreat Defense Report” 2020 di CyberEdge (clicca qui per scaricare il report).
In Nord America hanno colpito quasi sette aziende su 10 (69%) rispetto al 55% delle aziende in Asia e Oceania. Questa tipologia di attacchi ha colpito circa sei aziende su 10 (61%) in America Latina, Medio Oriente e Africa rispetto al 57% delle aziende europee.
Un’altra sezione dell’infografica analizza gli attacchi ransomware per settore utilizzando il rapporto 2020 di Safety Detectives “Ransomware Facts, Trends & Statistics“. In Nord America la maglia nera spetta al settore governativo con il 15,4% di attacchi subiti.
Le organizzazioni manifatturiere si sono classificate al secondo posto con il 13,9% delle aziende di questo settore che hanno segnalato un attacco ransomware negli ultimi 12 mesi, seguite dal settore delle costruzioni con il 13,2%. All’altro estremo dello spettro, il 4,6% delle organizzazioni finanziarie e il 5% degli enti educativi hanno segnalato un attacco ransomware durante questo periodo di tempo.
Sulla base di queste stime, il costo cumulativo degli attacchi informatici potrebbe salire da 11,5 miliardi di dollari del 2019 a 20 miliardi di dollari entro il 2021.
Secondo un recente sondaggio della società di sicurezza Infrascale, entro il 2021, secondo questi dati, si prevede che si verifichi un attacco ransomware ogni 11 secondi. Tuttavia, circa un quarto (28%) delle piccole e medie imprese (PMI) non dispone di un piano progettato per mitigare le minacce.