l'analisi

Come è cambiato l’eCommerce con la pandemia?

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Secondo il report IBM U.S. Retail Index, il COVID-19 ha portato a un’accelerazione di 5 anni per il commercio elettronico, con un aumento atteso per il 2020 del 20%.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Quante cose sono cambiate dall’anno scorso: la pandemia ha portato a un cambio delle nostre abitudini radicale con una velocità impressionante, e la rivoluzione che viviamo ogni giorno riguarda sia i più banali gesti quotidiani – come la semplice stretta di mano per salutarsi – sia l’organizzazione stessa delle nostre giornate, fra smart working e didattica a distanza.

eCommerce e Covid-19

E che il mondo è molto diverso da quello del 2019 possiamo vederlo anche da quegli appuntamenti periodici che, uno dopo l’altro, abbiamo visto scomparire o perlomeno venire rimandati.

Abbiamo riprogrammato le vacanze estive, annullato l’abbonamento alla palestra, al cinema o allo stadio, cominciato a vedere amici e parenti solo sorridendo di fronte a una webcam. E poi c’è l’aspetto economico: il potere d’acquisto delle famiglie è crollato, chi può mette da parte qualcosa nella prospettiva temuta di un nuovo lockdown. Perfino gli appuntamenti dello shopping non sono più gli stessi, tra economie familiari al risparmio e assalti ai negozi che, visti oggi nei servizi di qualche tempo fa, ci sgomentano per la mancanza di mascherine e di distanziamento sociale.

Verso una stagione intera di offerte

Posto che l’idea dei saldi con file interminabili, risse e spintoni all’interno dei negozi rimarrà improponibile per chissà quanto tempo (e, in questo caso, forse non è necessariamente un male), anche le abbuffate di acquisti via Internet sono cambiate. Pochi mesi fa si è parlato di quanto la telefonia mobile e le sue connessioni a costi sempre più bassi (su SOStariffe.it si possono trovare le offerte più convenienti) avesse alzato a livelli mai visti prima il volume delle vendite in eventi come il Prime Day di Amazon o il Black Friday o ancora il Cyber Monday, tradizioni statunitensi che non solo erano arrivate in Italia con notevole successo, ma che addirittura si erano dilatate fino a durare quasi un mese. Un mese di sconti, offerte, affari a prezzi stracciati. Ma questo era prima del coronavirus: adesso lo shopping da casa sarà ancora più importante, e il predominio degli smartphone si annuncia ancora più massiccio.

Il Prime Day, atteso per luglio, è stato rimandato da Amazon con tutta probabilità al 13 e al 14 ottobre, poco più di un mese prima rispetto al Black Friday. Si creerà quindi (almeno per quanto riguarda il colosso di Seattle, visto che Walmart ha deciso per la prima volta da anni di chiudere durante il Giorno del Ringraziamento) una sorta di shopping season della durata quasi di un’intera stagione, visto che in molti preferiranno non uscire di casa e recarsi in negozi affollati, rischiando code lunghissime a causa del distanziamento sociale. Insomma, gli acquisti fatti dalla comodità del proprio divano, già in crescita, quest’anno dovrebbero arrivare a livelli senza precedenti.

La lunghezza della stagione dei saldi aiuterà anche a concentrare meno gli acquisti in uno o due giorni soltanto. Il modello a cui di fatto si sta puntando è quello di diversi mesi in cui, con un po’ di pazienza, prima o poi un prodotto che serve verrà proposto con un forte sconto; e se anche non dovesse essere così, quello che Amazon e altri retailer sperano – con molta ragione – è che l’esposizione continua a offerte con sconti sopra il cinquanta per cento spingano a creare bisogni da soddisfare per chi ha maggiore disponibilità economica. Dall’altro lato, sempre più persone, vista la crisi economica causata dalla pandemia, sceglieranno i loro acquisti natalizi puntando esclusivamente sulle offerte a basso costo, e una finestra di pochi giorni è troppo ridotta per venire incontro alle esigenze di tutti.

eCommerce: le ore passate a fare shopping con lo smartphone aumentano

Negli Stati Uniti, dove l’impatto economico del coronavirus non è certo stato da poco, secondo App Annie ci si aspetta, relativamente alle ore passate sui dispositivi mobili per lo shopping, un aumento del 50% nel quarto trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019. La cifra finale dovrebbe superare il miliardo di ore, tenendo conto soltanto degli smartphone Android.

Non è del resto una novità che con i lockdown l’eCommerce sia stato un’ancora di salvezza per molte aziende che già avevano una struttura sufficiente per la vendita e la consegna a domicilio della propria merce, o per chi è stato abbastanza rapido (e finanziato) per dotarsi di una struttura di questo genere. E per chi già era ricco, i guadagni sono stati stratosferici: l’aumento del 40% delle vendite nel secondo trimestre fatto registrare da Amazon ha permesso a Jeff Bezos di guadagnare in un solo giorno la bellezza di 13 miliardi di dollari.

Secondo il report IBM U.S. Retail Index,  la COVID-19 ha portato a un’accelerazione di 5 anni dell’eCommerce, con un aumento atteso per il 2020 del 20%: numeri decisamente di tutt’altra natura rispetto a quelli che stanno descrivendo il crollo in vari settori e nel PIL complessivo degli Stati.

Non solo beni di lusso per chi cerca le offerte

Anche considerando i nuovi trend di acquisto – che privilegiano non tanto beni di lusso ma di prima necessità (+12% per gli alimentari, +14% per l’igiene personale e per la casa) – è lecito aspettarsi che le offerte riguarderanno, più che televisori da settanta pollici e telefoni da mille euro, anche oggetti quotidiani e basso costo, con prezzi che possano interessare anche a chi è stato colpito più duramente dalla congiuntura. Un problema sarà senz’altro rappresentato dalla logistica, considerando che la spedizione di articoli dall’estero continua a subire rallentamenti, il che comporta una diminuzione delle scorte; secondo molti analisti uno dei principali vantaggi competitivi per le aziende di eCommerce sarà la possibilità di dirsi esclusivisti per un determinato bene, concentrandosi per tempo sull’approvvigionamento. Altre offerte potrebbero riguardare speciali forme di finanziamento e credito (è di pochi giorni fa la notizia che Kasanova, una delle più importanti catene italiane di casalinghi, ha riproposto l’acquisto a credito, con pagamento entro l’anno).

Quello che è certo è che ancora più degli anni precedenti compreremo dalle nostre case col telefonino in mano, le vetrine le guarderemo su un display, alle carte fedeltà dei negozi risponderemo con PayPal.

Fonti:

https://www.appannie.com/en/insights/mobile-minute/2020-holiday-season-predictions/

https://www.businessinsider.com/what-does-black-friday-look-like-in-the-us-2020-7?IR=T

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