Il numero complessivo di abbonati IoT a livello globale è aumentato del 40% nel 2019 a 1,56 miliardi, grazie soprattutto alla forte spinta nei principali mercati che sono Cina, Europa, Nord America. Lo rende noto la società di ricerca Berg Insight, secondo cui a causa della pandemia la crescita del 2020 sarà più o meno la metà di quella registrata lo scorso anno, per arrivare a 4,15 miliardi di connessioni cellulari nel 2024.
I primi 10 operatori mobili globali contano complessivamente 1,33 miliardi di connessioni cellulari IoT, par’ all’85% del totale.
Al primo posto China Mobile con 683 milioni di connessioni IoT, a seguire China Unicom con 190 milioni di connessioni IoT e in terza posizione China Telecom con 157 million di connessioni. Vodafone al quarto posto con 97 milioni di connessioni, poi AT&T quinta con 66 milioni. Verizon, Deutsche Telekom e Telefonica hanno tutte 24-26 milioni connessioni, con Orange e Telenor che chiudono la classifica con 17 milioni e 16 milioni connections di connessioni.
Vodafone e At&t stanno consolidando la posizione di leadership in Europa e Nord America, servendo clienti multinazionali su base globale, precisa Berg Insight. Entrambi gli operatori sono forti nel segmento automotive dove peraltro collaborano.
In termini di ricavi, i servizi di connettività IoT contano appena per l’1% dei ricavi complessivi degli operatori. A livello globale, i ricavi da servizi IoT nel 2019 sono cresciuti del 17%, a fronte di un calo del 23% dell’Arpu medio mensile. Gli operatori stanno aggiungendo alla semplice offerta di servizi IoT anche il cloud e servizi di sicurezza.