Dopo la decisione di bandire il presidente americano Donald Trump dalle piattaforme social, il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, è tornato a dire la sua riguardo lo strapotere dei big tech.
“Come alleati del mondo libero, l’Unione Europea e gli Stati Uniti dovrebbero lavorare a stretto contatto per un approccio internazionale coerente per stabilire le nuove regole dello spazio digitale”, ha dichiarato Breton nel corso di un’intervista alla Cnn.
“I social media dovranno occuparsi di ciò che accade sulle loro piattaforme”, ha aggiunto il Commissario Ue, ricordando le proposte di riforma del digitale avanzate dalla Commissione Ue nel Digital Services Act e nel Digital Markets Act.
“Sappiamo cosa sta succedendo in Russia o in Cina, ecco perché Ue e Usa devono essere sempre più vicini”, ha proseguito Breton, chiarendo che “non saranno i governi singoli ad essere autorizzati a decidere cosa si può fare” online, bensì servirà “una legge verticale specifica e sotto lo stretto controllo del Parlamento, in altre parole, del popolo”.
Ban dei social media su Trump. Merkel: “Gesto problematico”
La chiusura da parte dei social network degli account del presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump è stata ritenuta “problematica” da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel.
“È possibile interferire con la libertà di espressione, ma secondo i limiti definiti dal legislatore, e non per decisione di un management aziendale”, ha spiegato in conferenza stampa Steffen Seibert, il portavoce di Merkel, rispondendo a una domanda specifica sull’argomento.
In arrivo norma per limitare i poteri delle big tech sulla censura?
“È giusto che lo Stato, il legislatore, definisca un quadro per questo”, ha concluso il portavoce di Merkel parlando della Germania.
Inoltre, sono diverse le voci istituzionali europee a condannare lo “strapotere” delle piattaforme digitali. Anche secondo il governo francese, la regolamentazione della Rete non spetta ai colossi del web.
“La regolazione dei giganti del web non può essere fatta dall’oligarchia digitale stessa. Ciò che mi sciocca è che sia Twitter a decidere di chiudere il profilo di Trump”, ha dichiarato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire.