L’anno scorso non era andata male per l’automazione industriale italiana, ma a causa della pandemia di Covid-19 e relativo blocco delle attività, il 2020 potrebbe chiudersi con un forte calo del fatturato totale.
Automazione industriale, i dati nazionali
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione di ANIE, dopo sei anni di crescita continua, nel 2019 il mercato nazionale dell’automazione industriale ha registrato un fatturato totale (vendite Italia + esportazioni dirette) di 5,1 miliardi di euro, con un lieve calo (-1,2%) rispetto all’anno precedente.
Nel 2019, il fatturato delle importazioni è cresciuto del +4,6%, più di quello delle esportazioni, che comunque ha registrato un +1,9%.
Per quel che riguarda il venduto in Italia (-2,3% su base annua), a crescere sono i fatturati di Scada o Supervisory control and data acquisition (+9,7%), Networking industriale (+9%), IPC (+3,6%) e RFID (+2%).
Tra i risultati negativi, invece, si segnalano quelli di azionamenti (-5,2%), encoder rotativi (-4,6%), wireless industriale (-4,2%) e HMI (-4%).
L’effetto Coronavirus
Inevitabilmente, la pandemia ha impattato negativamente su tutto il settore dell’automazione industriale e, secondo lo studio dell’Osservatorio dell’ANIE, a maggio 2020 si stimava una perdita di fatturato dell’8% entro la fine del 2020.
Il dato di inizio giugno 2020 indica un ulteriore peggioramento.
L’indagine, però, ha anche raccolto spunti di ottimismo tra gli operatori, con buone prospettive di ripresa per il 2021/2022: l’86% dei rispondenti crede che ci sarà una variazione in aumento dei ricavi.