Le auto elettriche in Italia hanno venduto molto negli scorsi mesi, grazie agli incentivi del Governo, ma la crisi potrebbe aver inciso più del previsto in termini di propensione agli acquisti per l’anno in corso.
Mercato nazionale dell’auto elettrica
Stando alle nuove stime Unrae, su dati del ministero dello Sviluppo economico, i veicoli a batteria hanno registrato un aumento delle immatricolazioni nel mese di gennaio 2021 pari al +28% su base annua, con 2.494 unità (contro le 1.945 del gennaio 2020).
Stesso discorso per quelli ibridi, che hanno visto crescere acquisti nell’ultimo mese, con un aumento del +180% su base annua, grazie a 3.760 immatricolazioni contro le 1.345 dello steso periodo dell’anno scorso.
In entrambi i casi, però, il risultato appare molto positivo se confrontato con l’anno passato, ma molto meno se prendiamo come mese di riferimento per il confronto dicembre 2020.
Vendite in calo rispetto ai mesi scorsi
Su base mensile, infatti, i dati di gennaio 2021 sono regressivi. Dicembre 2020 ha segnato un vero e proprio record di immatricolazioni di auto elettriche, forse il dato migliore degli ultimi anni.
Le auto elettriche a batteria, ad esempio, segnavano 7.255 immatricolazioni a dicembre scorso, il 6% del mercato automobilistico nazionale totale, mentre le ibride viaggiavano sulle 26.000 unità circa, a cui si aggiungevano le ibride Rex, che totalizzavano 6.374 immatricolazioni.
Le ibride hanno coperto il 26% del mercato di dicembre 2020.
Oggi le vendite delle ibride non coprono il 3% del mercato di gennaio 2021 e quelle a batteria non arrivano al 2%.
Gli ultimi dati sulle risorse ancora disponibili per accedere all’ecobonus automotive, cioè agli incentivi all’acquisto di auto a basse emissioni di diossido di carbonio (CO2), sono sostanzialmente ben correlati a questi relativi alle immatricolazioni.
Le domande di contributi per l’acquisto di auto elettriche, infatti, sono state molto più contenute di quelle per l’acquisto di auto con motori a benzina e diesel di nuova generazione.
L’impatto della pandemia e della crisi economica
Sicuramente ha inciso in questo risultato quella che è la situazione che viviamo. La pandemia di Covid-19 ha abbattuto il mercato automotive, ma anche la fiducia dei consumatori e la loro propensione alla spesa.
Secondo le ultime analisi del Centro Studi Confindustria, il peggioramento delle attese a inizio anno sta spingendo una larga parte delle famiglie al risparmio, a scopo precauzionale.
Questo frenerà i consumi in generale, almeno per questo primo trimestre 2021, per poi attenersi un forte rimbalzo per il terzo trimestre dell’anno in corso. Molto dipenderà dai vaccini e dalla loro efficacia, dalle misure di contenimento della pandemia, ma anche dalla fiducia dei consumatori.