La mobilità elettrica è ormai una realtà anche in Italia. Nel nostro Paese le vendite di auto elettriche crescono a tre cifre stabilmente da alcuni mesi, una voce positiva in un mercato automotive nazionale che la pandemia di Covid-19 ha praticamente stravolto.
In un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, accolto dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, e che ora dovrà essere approvato entro la fine dell’anno dal Parlamento, sono state inserite delle novità rilevanti in tema di emobility nazionale.
Incentivi agli acquisti di auto elettriche
La prima novità riguarda la proposta di introduzione di nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche in Italia entro il 2021.
Per chi compra auto elettriche di nuova immatricolazione, si legge nell’emendamento, per un prezzo inferiore o uguale a 30.000 euro, è riconosciuto un contributo pari al 40% delle spese sostenute.
Il contributo non è cumulabile con altri previsti al momento ed è accessibile solo per l’acquisto di auto elettriche di nuova fabbricazione, con una potenza inferiore o uguale a 150kW, di categoria M1.
L’incentivo è rivolto ai cittadini e alle famiglie con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che non superi i 30.000 euro.
A tal fine, si legge nel testo, “è istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2021”.
Una nuova rete di punti ricarica
Fin dall’inizio di questa trasformazione della mobilità in chiave elettrica, era chiaro a tutti che i due elementi principali per il lancio dell’emobility erano il prezzo d’acquisto e l’infrastruttura di ricarica.
Abbiamo viso nel tempo che gli incentivi all’acquisto di un’auto elettrica stanno dando i loro frutti, ora è la volta di una nuova rete di ricarica per questo tipo di veicoli.
Sintetizzando gli elementi principali della proposta accolta dalla Commissione Bilancio, abbiamo: il posizionamento di colonnine di ricarica lungo le autostrade italiane ad una distanza minima di 50 km e l’installazione delle infrastrutture che deve essere a carico dei concessionari per tratta di competenza.
In caso le concessionarie non procedano in tal senso, sono invitate a pubblicare un bando pubblico per individuare le imprese più idonee a questo tipo di interventi.
L’emendamento indica anche la tipologia di colonnina da installare, con delle specifiche tecniche minime, tra cui una potenza di almeno 22 kW, cioè una colonnina di tipo “Fast”.
Colonnine di ricarica negli edifici
L’emendamento contiene anche delle detrazioni per l’installazione di colonnine di ricarica direttamente nell’unità abitativa.
“Per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 al 30
giugno 2022”, per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, il testo recita: “la detrazione è riconosciuta nella misura del 110% per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022”.