È il progetto cofinanziato dall’Unione europea per sostenere, tutelare e promuovere i beni culturali ed archeologici nel Mediterraneo. Il soggetto capofila del progetto è il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, che guida un’aggregazione di soggetti, costituiti, per la componente della sponda Sud del Mediterraneo da Tunisia (Institut National du Patrimoine) e Libano (Ministero della cultura).
L’obiettivo dell’iniziativa, online con il sito www.archeomedsites.com, è creare una rete di istituzioni nel bacino del Mediterraneo per la salvaguardia e valorizzazione di siti archeologici e dei contesti urbani, per uniformare buone pratiche, diffondere conoscenze, promuovere scambi tra gli operatori di settore e, in prospettiva, coinvolgere anche altri Paesi europei e del bacino del Mediterraneo.
Il funzionamento del sito è semplice ed intuitivo, grazie ad una mappa geografica interattiva su cui è possibile visualizzare e selezionare aree archeologiche dislocate in tutta l’area. Aperto il link si accede a delle pagine multimediali che raccontano della storia e delle ricchezze culturali del sito in questione.
Al momento, le informazioni sui siti archeologici ospitati sono relative a Tiro in Libano, Kerkouane e Cartagine in Tunisia, Cagliari-Tuvixeddu e Carbonia – Monte Sirai in Sardegna, seguite, sempre per il nostro Paese, da Paestum e Velia in Campania.
Consultabile in lingua italiana ed inglese, Archeomedsites.com è navigabile attraverso i canali: ‘Progetto’, ‘Partner’, ‘Siti’, ‘Attività’, ‘Il film’, ‘Blog’, ‘Contattaci’. Percorsi semplici e veloci per trovare le informazioni di base relative al progetto in sé, ai siti archeologici e al materiale divulgativo che è stato predisposto dal coordinamento internazionale e che è da approfondire ulteriormente attraverso la community del blog.
Scendendo verso il basso, infine, ci sono le ‘Ultime news’, gli aggiornamenti dai siti e le novità, con al fianco destro la finestra sul social network Facebook. Oltre a quest’ultima rete sociale, il progetto ha lanciato anche i profili di Twitter e YouTube, dove più diretto e semplice è lo scambio di informazioni con il pubblico e la divulgazione di notizie e contenuti multimediali.
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