L'intervista

Accenture: ‘Con regione AWS a Milano più performance, maggiore sicurezza e crescita per le aziende’

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Intervista a Sabino Prizio, Managing Director, Intelligent Cloud and Infrastructure Europe di Accenture, che spiega quali sono i vantaggi sia per la Pa sia per le aziende private con l'apertura, entro l'inizio del 2020, di una Regione AWS a Milano.

È stata annunciata di recente l’apertura di una Regione AWS in Italia, a Milano, entro l’inizio del 2020. In occasione dell’AWS Summit abbiamo intervistato Sabino Prizio, Managing Director, Intelligent Cloud and Infrastructure Europe di Accenture, per conoscere i benefici sia per la pubblica amministrazione sia per le aziende private. 

Key4biz.Quali saranno i vantaggi di una regione AWS in Italia per i clienti? 

Sabino Prizio. Sono tre: in termini di compliance, di latenza e di crescita economica per il Paese.Per quanto riguarda la compliance, ci sono aspetti regolatori da considerare, che sebbene non siano prescrittivi sulla dislocazione fisica dei data center, richiedono comunque di analizzare i rischi geopolitici della localizzazione dei dati. Tendenzialmente i rischi sono ritenuti molto bassi nell’Unione Europea e per un’azienda italiana avere i dati in Italia rappresenta una garanzia ulteriore. 

Il secondo vantaggio è di tipo tecnico. Vediamo un trend sempre maggiore nell’utilizzo di modelli di cloud ibrido, con magari la coesistenza di lungo periodo di architetture legacy con soluzioni public cloud. Mettere i dati in cloud con la possibilità di avere una distanza geografica minima rispetto ai dati tenuti “on premise” è di sicuro un vantaggio da non trascurare in termini di latenza. 

E poi una regione AWS in Italia contribuisce ad accrescere i volumi nel settore, che registra un +19% rispetto al 2017: il mercato cloud in Italia raggiunge i 2,34 miliardi di euro (Fonte: Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano 2018). A livello globale Gartner stima una crescita del 26% rispetto al 2017 con un valore di mercato pari a 120 miliardi di dollari.

Key4biz. Perché è importante per le aziende pubbliche e private continuare a investire in cloud?

Sabino Prizio. Perché la migrazione delle proprie applicazioni sul cloud riduce i costi (fino al 20%) e aumenta i benefici. In diversi contesti (non in tutti) il costo è un driver importante. Aziende che non hanno fattori di scala importanti avrebbero un grande beneficio economico nell’utilizzare il public cloud, se considerano l’insieme dei costi IT e di quelli “nascosti” (spazi, elettricità, etc.)

Il costo è importante anche per quelle casistiche in cui i carichi di lavoro non sono omogenei nel tempo (ad esempio ambienti di sviluppo e test, analytics, sistemi di risk management, ecc.).

Dunque, conviene investire perché le funzionalità disponibili sul cloud sono di un fattore di scala di gran lunga superiore rispetto a quelle che una singola azienda/ente può mettere a disposizione. I grandi cloud provider insieme su Infrastructure Services hanno investito oltre 50 miliardi di dollari l’anno scorso ed AWS ha rilasciato oltre 1.700 nuove funzionalità. Questo consente di accedere ad un ecosistema che non ha eguali nel mondo privato delle nostre aziende.

Key4biz. E in termini di sicurezza? 

Sabino Prizio. I cloud provider utilizzano data center e protocolli di controllo con standard elevatissimi, che non sempre una azienda media italiana, sia pubblica sia privata, potrebbe permettersi in un data center di sua proprietà.

Key4biz. Il 2018 è stato un anno di trasformazione per il cloud computing e il 2019 lo sarà ancora di più. Il cloud è il futuro. Quali i prossimi trend?

Sabino Prizio. Nella prima fase di adozione del cloud abbiamo visto crescere le soluzioni di IaaS (Infrastructure as a Services). Ora stiamo assistendo a una adozione sempre maggiore di soluzioni cloud native, di architetture che nascono direttamente in cloud, con un aumento relativo dell’adozione di soluzioni PaaS (Plataform as a Service), CaaS (Container as a Service) e Infrastructure as Code. L’utilizzo del cloud con queste modalità ha così un impatto sia sul modello operativo dell’IT delle aziende, che deve diventare necessariamente più agile, sia sulle competenze richieste. Tenere il passo con le funzionalità offerte dai cloud provider è diventato un mestiere importante.

Inoltre tra gli altri trend, notiamo crescere il numero di aziende che adottano hybrid cloud. Questo comporta una gestione sempre più articolata e complessa e una sempre maggiore necessità di fare pianificazione e dotarsi di strumenti di gestione adeguati. Infine, in termini di protezione delle infrastrutture, il cloud è tendenzialmente più sicuro, ma il crescere delle minacce informatiche richiede di pensare alla security fin dagli inizi della progettazione degli ambienti cloud.

Key4biz. Qual è il ruolo di Accenture in questo ambito?

Sabino Prizio. Accenture è partner dei suoi clienti nella trasformazione digitale. Il cloud rappresenta oggi un vero e proprio motore per l’innovazione, offre l’accesso in tempi rapidi a nuove tecnologie e nuovi standard. Il nostro ruolo è quello di accompagnare le aziende nel loro Journey to Cloud offrendo le migliori tecnologie e le migliori competenze sul mercato e rendendo disponibili le soluzioni in modalità end-to-end, dalla pianificazione alla gestione delle risorse in cloud.

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