La pandemia del Covid-19 non passerà indenne sul 5G e rallenterà lo sviluppo del nuovo standard, ritardandone gli effetti benefici sul mercato fino almeno al 2022. Questo in sintesi il messaggio di ABI Research, la società di ricerca che in un whitepaper dedicato mette in evidenza in primo luogo i ritardi sulla tabella di marcia nel processo di standardizzazione da parte del 3GPP, il principale organismo impegnato appunto nella standardizzazione del 5G, che ha procrastinato formalmente fino al 20 giugno ogni attività. Un ritardo che si rifletterà a cascata sul rollout delle reti commerciali del 5G industriale, che secondo la società di ricerca slitterà almen0 fino al 2022.
Ritardi delle aziende
Le aziende ritarderanno l’upgrade delle loro reti e delle tecnologie di comunicazione, il che produrrà ingenti perdite in termine di ricavi con il 5G che rischia di perdere il 25% del totale dei fatturati potenziali nel segmento enterprise, pari al 10% del giro d’affari complessivo del 5G nel breve termine.
Lungo termine
Nel lungo termine, questi ritardi potrebbero provocare un buco di diversi miliardi per in mancati contributi all’economia globale, secondo ABI Research, che fra le cause che hanno contribuito a rallentare tutto l’iter di approvazione e sviluppo del 5G da parte del 3GPP annovera ai primi posti anche la cancellazione del World Mobile Congress di Barcellona.
Release 16 congelata
La conseguenza è stata il congelamento fino a giugno della release 16 del 5G, di importanza cruciale per lo sviluppo di applicazioni in ambito industriale e logistico. Un ritardo che farà slittare al 2022 lo sviluppo di nuove app 5G per la gestione di magazzino, per lo shipping e la logistica portuale, la gestione automatizzata degli spazi nelle fabbriche.