La Francia proseguirà secondo programma nella realizzazione delle reti 5G, nonostante i detrattori del nuovo standard preferiscano il “modello Amish” nonché “andare indietro nel tempo all’epoca della lampada a petrolio”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in occasione del meeting delle startup tecnologiche che si è tenuto ieri all’Eliseo.
Macron contro le false idee
Un parterre di imprenditori e innovatori, al quale Macron ha indirizzato il suo pensiero: “La Francia è il paese dell’innovazione…Bloccheremo tutte le false idee” che circolano anche in Francia, sugli infondati timori per la salute legati alla diffusione del 5G.
Falsi miti
Falsi miti, alimentati in rete, che hanno tuttavia convinto una settantina di esponenti politici eletti ambientalisti fra cui parlamentari eletti ad indire una manifestazione di piazza per domenica prossima, per chiedere una moratoria sul 5G, il cui rollout in Francia è atteso alla fine del mese.
No al modello Amish
“Sento diverse voci secondo cui la complessità dei problemi contemporanei dovrebbe essere affrontata tornando indietro nel temo alla lampada a petrolio. Ma non credo proprio che il modello Amish possa risolvere le sfide dell’ecologia contemporanea”, ha scherzato Macron, chiamando in ballo la comunità religiosa americana (fotografata in un famoso film con Harrison Ford, intitolato ‘Il testimone’) che rifiuta ogni tipo di progresso tecnologico e vive ancora rifiutando l’elettricità e figurarsi la Rete.
5G e progresso
Macron si è così esposto apertamente a favore dello sviluppo tecnologico del paese, promuovendo il 5G, un sistema che promette un salto di qualità quantico in termini di velocità e latenza dei dati wireless. Una tecnologia che aprirà la strada a nuove soluzioni come l’auto senza conducente, la realtà virtuale, la salute connessa ed una marea di sensori per consentire a tutti gli oggetti di comunicare in tempo reale.
Fake news
Ma anche in Francia il 5G è finito nel mirino delle fake news e dello scetticismo legato alla diffusione della pandemia. L’accusa, infondata, è che il nuovo standard possa in qualche modo danneggiare la salute degli utenti. Ma ora anche Macron ha rispedito al mittente le fake news.
Macron: Ue ha perso la battaglia globale del Cloud
Macron ha poi parlato del cloud europeo. Secondo il presidente francese, la Ue ha perso la battaglia globale del cloud, ma non per questo deve rinunciare a riprendere a combattere.
“Se vogliamo che il nostro ecosistema sia sostenibile, questo deve essere sovrano“, ha aggiunto Macron, ribadendo che l’Europa non dovrebbe fare affidamento su nessun potere non europeo per la sicurezza dei dati e il 5G.
Giganti Usa come Amazon, Microsoft e Google dominano il mercato globale del cloud, con una quota complessiva del 60%.
I commenti di Macron sono giunti poco dopo l’annuncio dell’alleanza franco-tedesca nell’ambito di Gaia-X per il cloud pubblico fra T-Systems (Deutsche Telekom) e OVHcloud per la creazione di un’offerta strategica destinata alla Ue.
Huawei, nessun bando totale in Francia
Nel frattempo, è stato confermato che Huawei non sarà fatto oggetto di un “bando totale” dal mercato del 5G in Francia, ma gli operatori francesi che utilizzano la sua tecnologia riceveranno autorizzazioni per continuare a farlo per un massimo di otto anni. Lo ha detto Guillaume Poupard, direttore generale dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informatici (Ainssi), in un’intervista a Les Echos. “Incoraggiamo gli operatori che non utilizzano Huawei – ha sottolineato Poupard – a non farlo, perché questo è un po’ il senso naturale delle cose. A quelli che l’utilizzano già concederemo autorizzazioni della durata fra i tre e gli otto anni”.