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De Vecchis (Huawei): ‘Impossibile prendere i dati, sono crittografati. Senza di noi il 5G arriva tra qualche anno’

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Ai nostri microfoni Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia, replica alle accuse che gli Stati Uniti rivolgono alla società cinese spiegando che "Non possediamo i dati, perché sono di proprietà degli operatori di telecomunicazioni, i quali, tra l’altro, con la rete 5G avranno a disposizione chiavi di crittografia molto complesse e difficile da decrittografare. Senza di noi in Italia il 5G arriva tra qualche anno'.

“Huawei è un fornitore di apparati e quelli per il 5G vengono progettati e realizzati in quello che è il più grande centro di ricerca e sviluppo del mondo, il 5G-PPP. Per cui noi non possediamo dati, che sono di proprietà degli operatori di telecomunicazioni, i quali, tra l’altro, con la rete 5G avranno a disposizione chiavi di crittografia molto complesse e difficile da de-crittogrifare. Dunque anche se volessimo non potremmo proprio prendere i dati: è una leggenda metropolitana che si sgonfierà presto”. Così, ai nostri microfoni, Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia, ha risposto alle accuse che gli Stati Uniti rivolgono alla società cinese. Da un anno i funzionari americani cercano di convincere gli alleati a tenere fuori Huawei dalla realizzazione delle reti 5G, nella convinzione, mai provata con i fatti, che il colosso di Shenzhen agisca come agente di spionaggio della Cina.

La videointervista è stata realizzata in occasione dell’incontro a Roma dal titolo “Smart Cities and Digital Transformation Dialogue. Italy and China – How to Make Cities Better Connected and More Intelligent”, promosso da ChinaEU e Link Universitye organizzato da Supercom durante la visita del presidente cinese Xi Jinping in Italia.

Key4biz. Huawei continua ad essere protagonista del 5G in Italia?

Luigi De Vecchis. Huawei è la prima azienda che ha investito nella tecnologia di quinta generazione  questo ci rende oggi trend setter, siamo molto più avanti delle altre e deve essere copiata. La tecnologia 5G da sola non può essere messa in campo, ha bisogno delle tecnologie preesistenti a partire dal 4G. Credo che un operatore se volesse realizzare una rete 5G senza Huawei dovrà spendere di più perché dovrà sostituire anche le reti precedenti, nelle zone in cui sono presenti quelli di Huawei, e poi per realizzare compiutamente la rete di quinta generazione dovrà aspettare qualche anno in più. E non credo che l’Italia non si possa permettere questo ritardo nel 5G.

Per approfondire: 5G, dall’Europa nessun divieto nei confronti di Huawei

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