Ericsson ha rivisto al rialzo le sue stime sui sottoscrittori 5G per il 2020. E’ quanto emerge dall’ultima release del Mobility Report, appena pubblicato, nel quale la casa svedese prevede 190 milioni di clienti 5G entro fine anno grazie ad uno sviluppo più rapido del previsto in Cina. Un andamento che, secondo le stime, compenserà il leggero rallentamento registrato in altre aree del globo a causa della pandemia.
In Europa, a causa del virus, sono state rimandate alcune aste per l’assegnazione delle frequenze 5G (come ad esempio in Francia, dove la gara annullata a causa del coronavirus in aprile si terrà a settembre). Anche negli Usa si prevede una crescita un po’ più lenta degli abbonati nel 2020 e 2021.
Detto questo, il ritmo di crescita di nuove sottoscrizioni crescerà negli anni successivi per raggiungere così le stime previste per il 2025.
Entro il 2025, il ritmo di crescita del 5G sarà molto più rapido se confrontato con quello dell’Lte dopo il suo lancio nel 2009.
In generale, vista l’accelerazione delle sottoscrizioni 5G in Cina, dove la disponibilità di smartphone compatibili sarà superiore, Ericsson prevede 2,8 miliardi di sottoscrizioni a livello globale nel 2025, pari al 30% delle sottoscrizioni mobili complessive.
LTE è visto al suo picco nel 2022, con 5,1 miliardi di sottoscrizioni, per poi calare a 4,4 miliardi nel 2025.
Il numero di abbonamenti smartphone a livello globale crescerà di 2 miliardi entro il 2025, per raggiungere quota 7,5 miliardi nel 2025.
L’effetto del Covid-19 in 11 paesi sul traffico di rete ha mostrato un incremento significativo del tempo di navigazione su reti fisse per il 46% dei consumatori e del 16% dei consumer per consumo di broadband mobile. L’87% dei consumatori ha aumentato il ricorso a servizi online.